Implantologia quello che non sai

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Partiamo da un semplice confronto:

 

Abbiamo già analizzato il primo problema, quello estetico.

Passiamo ora a evidenziare il secondo, il terzo e infine il quarto problema. È importante chiarire che, anche dopo essere stati informati, alcune persone potrebbero continuare a scegliere la tecnica All-on-4. Tuttavia, la differenza fondamentale è che questa volta lo fanno in modo consapevole, sapendo realmente a quante e quali mancanze porta questa decisione e a quali benefici stanno rinunciando. In questo modo, la scelta avviene “in scienza e coscienza”.

Ecco cosa manca ancora da considerare:

1. Assenza di impianti posteriori nel mascellare superiore

In molti casi, le zone atrofiche posteriori della mascella superiore vengono evitate, privando il paziente della possibilità di un risultato completo. Oggi, tuttavia, non è più giustificabile evitare tali aree, perché esistono soluzioni avanzate che non richiedono innesti ossei, rialzi del seno mascellare o impianti zigomatici.
Grazie alla tecnica Galileus, è possibile risolvere l’atrofia mascellare inserendo impianti pterigoidei e nasali trasversali, bypassando il seno mascellare. Questa tecnica, sebbene complessa, offre vantaggi significativi, migliorando notevolmente la funzionalità e la qualità del risultato per il paziente.

2. Rinuncia alla copertura masticatoria completa

L’assenza di impianti posteriori nel mascellare superiore atrofico implica la rinuncia al beneficio di una masticazione completa al 100%. Una dentatura senza supporti posteriori non consente una protesi pienamente funzionale, limitando la masticazione nelle zone cruciali per esercitare una forza adeguata. Questo compromesso influisce sull’efficienza della masticazione sia frontale che posteriore.

3. Perdita di circa un terzo della capacità masticatoria

La mancanza di impianti nelle aree posteriori comporta una riduzione significativa della capacità masticatoria, proprio nelle zone dove, con i denti naturali, si esercita la forza maggiore durante la masticazione. Rinunciare a questa funzionalità significa accettare una limitazione per i prossimi 20-30 anni, con un impatto diretto sulla qualità della vita e sull’efficacia della funzione masticatoria.

4. Protesi dentale ridotta: Toronto Bridge con meno denti

La conseguenza di questa scelta è una protesi Toronto Bridge che include meno denti molari profondi, riducendo la dentatura di circa un terzo. Questo porta a una masticazione meno completa, un’occlusione meno efficace, un comfort limitato e una sensazione generale di incompletezza nella bocca. Avere una protesi ridotta significa rinunciare a una funzionalità piena, che riflette direttamente sulle abitudini alimentari e sul benessere quotidiano.

Ora è possibile osservare un confronto visivo che evidenzia la copertura della protesi ottenuta e la porzione di dentatura alla quale si rinuncia per i prossimi 20-30 anni.

5. Estetica compromessa: accettazione della finta gengiva

Infine, con l’avvitamento di una protesi Toronto Bridge, si rinuncia a un’estetica naturale, accettando una finta gengiva anche in situazioni in cui il paziente dispone di osso sufficiente. È importante sapere che questa scelta non è obbligata e che esistono tecniche avanzate in grado di offrire un risultato più naturale, senza ricorrere alla finta gengiva.


Questo riepilogo mostra chiaramente i limiti della soluzione All-on-4 e offre gli strumenti necessari per fare una scelta più consapevole, basata su un confronto reale tra le opzioni disponibili.

Un Punto Cruciale: Consapevolezza nella Scelta dell’Implantologia All-on-4

La scelta di sottoporsi a una riabilitazione implantare come l’All-on-4 deve essere presa con piena consapevolezza, soprattutto per quanto riguarda l’impatto funzionale, estetico e psicologico. Questo aspetto risulta particolarmente significativo per il pubblico femminile, dove l’estetica e la percezione del proprio sorriso possono influenzare profondamente la qualità della vita.

Guardiamo insieme il risultato di una nostra paziente con un caso di atrofia severa. Questo esempio mette in evidenza alcuni punti fondamentali.

 


1. Il Maggior Sostegno Implantare

Grazie alla nostra tecnica Galileus, siamo in grado di inserire impianti anche nelle zone posteriori del mascellare superiore, dove l’osso è completamente assente.

  • La protesi ottenuta, supportata da pilastri completi lungo tutto il perimetro dentale, offre una copertura totale sia per la funzione masticatoria che per l’estetica.
  • Nelle immagini, potete osservare la copertura completa del palato, che garantisce una masticazione e un’occlusione equilibrate, oltre a un’estetica impeccabile.
  • Assenza di finta gengiva: il risultato estetico è naturale, senza compromessi.

Ora vi invitiamo a fare una riflessione: se siete stati sottoposti alla tecnica All-on-4 e avevate una buona quantità di osso, paragonate i vostri risultati a quelli di questa paziente, che invece partiva da una situazione atrofica severa e senza osso. Confrontate i benefici e chiedetevi se avete ottenuto il massimo possibile in termini di funzionalità ed estetica.


2. Protesi con 14 Denti in Zirconio-Ceramica

La protesi realizzata con la tecnica Galileus comprende tutti i denti, inclusi i molari posteriori, per un totale di 14 elementi dentali. Questo garantisce:

  • Una masticazione completa, efficace anche nelle zone di maggiore pressione.
  • Un risultato estetico più vicino a quello di una dentatura naturale.

3. Assenza di Finta Gengiva

Uno degli aspetti più apprezzati dai pazienti è la totale assenza di finta gengiva, anche in casi di atrofia ossea.

  • La protesi è progettata su misura, rispettando la fisiognomia e l’anatomia del paziente.
  • Il sorriso appare naturale, con i denti che sembrano nascere direttamente dalla gengiva, senza artifici estetici visibili.

La Differenza che Conta

Questo esempio dimostra come sia possibile ottenere risultati funzionali ed estetici eccellenti anche nei casi più complessi. Valutate con attenzione la vostra situazione e riflettete sui benefici reali che avete ottenuto. La consapevolezza è il primo passo per fare scelte informate e soddisfacenti.

Il caso clinico di Josephine: un viaggio dalla Svizzera alla perfezione del sorriso

Seguiamo insieme la storia di Josephine, una donna dalla Svizzera francese, con una grave atrofia dell’osso posteriore del mascellare superiore. Dopo una diagnosi iniziale presso un centro svizzero, le era stato proposto un trattamento con metodologia QUAD Zigomatica, basato su quattro impianti zigomatici. Una soluzione apparentemente attraente, almeno nel nome inglese, ma priva della capacità di conservare la naturale bellezza e le proporzioni armoniche del viso di Josephine.

Josephine ha deciso di esplorare altre opzioni e ha scoperto la nostra rivoluzionaria tecnica Galileus Cerclage Sinus, scegliendo di intraprendere un viaggio fino a Padova per affidarsi alla nostra esperienza. Con sacrificio e determinazione, si è sottoposta a una procedura che, diversamente dalle alternative proposte, punta a preservare l’estetica naturale del viso, oltre a offrire vantaggi funzionali ed estetici incomparabili.

Un risultato che parla da sé
Attraverso il filmato e le immagini che seguiranno, potrete vedere le varie tappe di questo percorso straordinario:

  • Prima fase: La diagnosi iniziale che conferma l’atrofia grave.
  • Intervento chirurgico: L’applicazione della tecnica Galileus Cerclage Sinus, bypassando la necessità di impianti zigomatici invasivi.
  • Fase finale: La protesi Circolare d’Autore®, realizzata su misura per Josephine, che unisce funzionalità, estetica e raffinatezza senza pari.

A voi la valutazione
Guardate il risultato: Josephine, con il suo sorriso completamente restaurato, ora sfoggia una protesi che non solo garantisce piena funzionalità masticatoria, ma esalta anche la sua naturale bellezza.

Domanda per i pazienti
Josephine ha fatto bene a scegliere di venire da noi? O avrebbe potuto accontentarsi della soluzione inizialmente proposta in Svizzera?

Ora lasciamo che le immagini e i video raccontino meglio di ogni parola.

Vuoi Andare Più in Profondità?

Se desideri davvero comprendere ogni aspetto e vedere i confronti diretti tra le tecniche, sei nel posto giusto. Qui ti guideremo passo dopo passo per arrivare alla tua decisione consapevole.

Il Risultato Visivo: La Chiave per Scegliere

1. Immagina un esempio clinico che potrebbe essere il tuo. Ti mostro questo caso per aiutarti a comprendere cosa potrebbe accadere se non sei adeguatamente informato e non sai cosa stai facendo o a chi ti stai affidando. Prima puoi evitarlo, ma dopo iniziano i problemi chirurgici, funzionali, estetici, che possono aggravarsi in psicologici e persino depressivi. Ci sono tanti casi di pazienti che desiderano intervenire su interventi già fatti, perché la mancanza di informazioni li ha spinti verso soluzioni che non offrivano i benefici che avrebbero voluto e che oggi non hanno. Segui bene questo ragionamento: non ti costa nulla farlo oggi, è intelligente e potrebbe salvaguardarti nella scelta un domani.

  • Un esempio reale: Atrofia posteriore mascellare superiore con presenza di residuo osseo frontale e denti mobili.
  • Questo rappresenta il 70% dei casi clinici simili oggi.

2. Quattro Vie per la Soluzione

  • Esistono 4 tecniche chirurgiche differenti, ognuna con risultati diversi:
    • Benefici.
    • Limitazioni.
    • Differenze estetiche e funzionali.

Quattro Vie per la Soluzione: 1)  All-on-4

Procedura:
Estrazione dei denti residui, inserimento di 4 impianti frontali, protesi fissa provvisoria subito dopo l’intervento e definitiva (Toronto Bridge) dopo 6 mesi.

Risultato:
Protesi con 12 denti, estesa fino a un dente oltre i canini; mancano i molari posteriori profondi. Include una finta gengiva per compensare la perdita ossea.

Benefici:
Ripristina una masticazione fissa.

Rinunce:
Non garantisce una dentatura completa né un’estetica personalizzata, limitandosi a una soluzione standard con finta gengiva.

Quattro Vie per la Soluzione: 2 All-on-6

Procedura:
Estrazione dei denti residui, inserimento di 6 impianti nella zona del premaxilla, protesi fissa provvisoria subito dopo l’intervento e definitiva (Toronto Bridge) dopo 6 mesi.

Risultato:
Protesi con 12 denti, estesa fino a un dente oltre i canini; i molari posteriori profondi restano assenti. Include una finta gengiva per compensare la perdita ossea.

Benefici:
Maggiore stabilità rispetto all’All-on-4 grazie ai due impianti aggiuntivi.

Rinunce:
Non aumenta l’estensione della masticazione, non garantisce una dentatura completa né un’estetica personalizzata. La soluzione resta confinata alla zona del premaxilla.

Quattro Vie per la Soluzione: 3 Quad 4 Zigomatici

Procedura:
Estrazione di tutti i denti residui. Inserimento di 4 impianti zigomatici, due per lato, ancorati agli zigomi e posizionati in corrispondenza dei punti 15/25 e 13/23 circa. Protesi fissa provvisoria applicata subito dopo l’intervento e definitiva in composito (Toronto Bridge) dopo 6 mesi.

Risultato:
Protesi con 12 denti, estesa fino a un dente oltre i canini. Include una grande finta gengiva per compensare la perdita ossea. Mancano i molari posteriori profondi, limitando l’estensione masticatoria.

Benefici:
Approccio valido per gravi atrofie ossee posteriori quando altre tecniche non sono applicabili.

Rinunce:
Risultati estetici e occlusionali spesso migliorabili, assenza di una dentatura completa e personalizzata, protesi fissa limitata nell’estensione masticatoria. La finta gengiva può rappresentare un problema estetico per molti pazienti.

Quattro Vie per la Soluzione: 4 ) Tecnica Galileus

Procedura:

    1. Estrazione di tutti i denti residui compromessi.
    2. Inserimento di 8 impianti dentali:
      • Posteriori: Impianti nelle posizioni 18/28 e 15/25, bypassando e tutelando i seni mascellari, risolvendo l’atrofia ossea posteriore.
      • Frontali: 4-6 impianti in zone residue ossee nel premaxilla, utilizzando tecniche avanzate (impianti sub-nasali, nasali trasversali, a lama, ecc.) adattate alle condizioni ossee del paziente.
    3. Applicazione di una protesi fissa provvisoria post-intervento.
    4. Dopo 6 mesi, realizzazione di una protesi definitiva circolare in zirconio-ceramica, progettata a mano e su misura.
  • Risultato:
    Protesi fissa con 14 denti che include tutta la masticazione posteriore (molari completi). Nessuna finta gengiva, aspetto estremamente naturale, funzione masticatoria completa, ed estetica personalizzata sulla base della fisionomia e anatomia ossea del paziente.
  • Benefici:
    • Copertura totale dell’arco mascellare superiore, incluse le zone atrofiche posteriori.
    • Alta stabilità e durata grazie agli 8 impianti ottimizzati.
    • Estetica superiore: protesi senza finta gengiva, realizzata artigianalmente per risultati naturali e personalizzati.
    • Funzionalità masticatoria completa, con inclusione di tutti i molari posteriori.
  • Rinunce:
    Nessuna, in quanto la tecnica garantisce risultati estetici, funzionali e chirurgici eccellenti.

Questo Che segue è il vero intervento chirurgico che il paziente hà effettivamente scelto, ora guardando effettivamente il risultato clinico raggiunto, dovete immaginare lo stesso paziente con gli altri risultati a fronte di questo effettivamente raggiunto ed ora la domanda è:

Perche per esempio avrebbe dovuto rinunciare come appare ovvio, nonostante lui sia un pazinte senza osso nelle zona posteriori del nascellare superiore a tutti i molari posteriori?

Perchè avrebbe dovuto rinunciare ad una protesi senza finta gengiva?

Perchè ora sapete il motivo di queste domande, semplice pershce se sarebbe andato in un qualsiasi altroo centro, dove gli avrebbero proposta una qualsiasi delle altre soluzioni, e come sappiamo sono la maggioranza, e’ quello che avrebbe ottenuto, la mancanza dei denti molari posteriori e la presenza di una finta gengiva tramite una Toronto Bridge in composito, che tra 5 anni deve poi cambiare. Ma voi eravate al corrente di questo?

Sono passati 6 mesi e siamo al momento delle sostituzione della protesi fissa provvisoria che passa alla definitiva. Con tutti i denti compresi i molari posteriori, e con lassenza di una finta gengiva molto naturale. Buona visione, questo serve per farvi comprendere, che se vi dovete sottoporre ad intera riabilitazione dnetale della mscella superiore prendere immediatamente la galileus cerclage sinus come prima scelta vi offre immediatamente tutti i benefici del caso, non dovrete rinunciare a nulla.

 

Quattro Vie per la Soluzione: La Domanda Fondamentale

  • Come fai a sapere se la tecnica proposta dal medico è davvero la migliore per te?
  • E se il centro esegue solo una delle quattro tecniche?
    • In questo caso, potresti trovarti nel posto sbagliato, a meno che l’unica soluzione proposta coincida con la tecnica che offre i migliori risultati per te.

4. Come Fai a Saperlo?

  • Come puoi capire se la tecnica proposta è davvero nel tuo interesse o solo quella che il medico sa fare?
  • La risposta: Non puoi saperlo, a meno che:
    • Non conosci tutte e quattro le tecniche.
    • Non hai visto e compreso i risultati di ciascuna tecnica preconfrontati.

5. Tornare al Punto di Partenza

  • Ecco perché è fondamentale avere informazioni chiare e oggettive.
  • Un confronto visivo, semplice e diretto, ti permette di capire facilmente le differenze tra i risultati.

6. Il Confronto Visivo: La Soluzione

  • Attraverso un confronto figurato:
    • Capirai da solo quale tecnica è migliore per il tuo caso specifico.
    • Saprai quale tecnica ti garantisce i migliori benefici chirurgici, funzionali ed estetici.

7. L’Autonomia della Scelta

  • Con queste informazioni:
    • Non dipenderai ciecamente dal giudizio del medico.
    • Potrai scegliere con consapevolezza il centro e il professionista che eseguono la tecnica migliore per te.

Conclusione: Il confronto visivo ti dà il potere di decidere per la tua salute e il tuo benessere, senza lasciare nulla al caso o alle limitazioni di un singolo centro.

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